Virus e Allergie
11 Nov 2023
Sei sicura di aver fatto tutto il possibile per la salute del tuo bambino?
Ecco l’errore in buona fede che la maggior parte dei genitori fa rischiando di vanificare gli sforzi compiuti a casa. Senza estremizzare la situazione è giusto affrontare in modo serio la salute dei figli prendendosi impegni e responsabilità nella maniera più completa possibile.
Tutti gli esseri umani sono continuamente soggetti ad attacchi continui di microbi, virus e batteri, ma si sa che sono gli anziani e soprattutto i bambini i principali bersagli delle infezioni virali avendo purtroppo le difese immunitarie più deboli.
Gli attacchi virali possono manifestarsi in diverse forme, da una semplice influenza e raffreddore fino a vere proprie allergie che si trasformano a volte in asma bronchiale e in rari casi broncopolmoniti. Di conseguenza i tempi di guarigione sono molto variabili, passando da pochi giorni a diversi mesi sottoponendosi anche a terapie spesso invasive e dolorose che, oltre a rendere difficile il regolare svolgimento della vita dei propri bambini rendono impossibile la gestione famigliare con tutti gli imprevisti annessi: andare a prendere il bambino a metà delle lezioni, non portarlo alla scuola, concentrazione nello studio, insofferenza continua…
Dove può essere esposto il bambino?
Il bambino viene potenzialmente a contatto con gli acari in tre posti: la casa sicuramente prima di tutto, poi la scuola e i luoghi ricreativi; tranne la casa, gli altri due non sono direttamente controllabili da te se non marginalmente e quindi l’errore che la maggior parte dei genitori fa e quello di concentrarsi solo ed esclusivamente sul controllo e la pulizia all’interno della propria casa perché giustamente si rendono conto che quello è percentualmente il luogo dove il bambino passa più tempo e quindi ha più probabilità di contagio.
Come già accennato la casa è completamente sotto il loro controllo e quindi, anche se con grande impegno, è più facile da gestire ed è corretto concentrare li la maggior parte delle proprie energie ma purtroppo tutti quegli sforzi possono essere vanificati da un semplice errore di valutazione: quello di pensare che fuori da casa non hanno la possibilità di poter controllare la pulizia dei luoghi dove vivono i loro figli perché, delegando ad altri il controllo igienico, hanno la percezione che tutti abbiano la stessa cura di mantenere un ambiente sano. Se il bimbo passa il 60% del tempo nella propria casa, almeno il 30% lo passa a scuola; praticamente un terzo della giornata. Come avrai capito c’è una grande differenza fra controllare il 60% E il 90% dei luoghi che lui frequenta .
Ovviamente il tempo libero è pressoché impossibile ma più di così non puoi fare. In più parliamoci chiaro, se sei un genitore premuroso e attento alla salute del tuo bambino ti infastidisce anche solo pensare che qualcun altro lo faccia come lo fai tu e che il piccolo rischio di ammalarsi nonostante i tuoi sforzi per difenderlo.
Ci tengo a ribadire che ci sono diverse malattie, l’influenza non è un grosso problema ma come detto prima le conseguenze possono essere anche più importanti. Ora devi fare un semplice comparazione ragionamento logico, se quello che fai tu nella tua casa è sufficiente pensi che potrebbe essere replicato anche nella scuola? La mia semplice risposta è che si può fare tutto, basta avere la volontà di volerlo fare.
Cero non è tuo il compito operativo ma, a fronte delle tue esperienze familiari puoi suggerire quali sono i tuoi consigli e avere la premura di controllare che vengano rispettati. Ci sono solo un paio di problemi da affrontare: o controlli tu o suggerisci dei professionisti fidati.
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